di Marco Marrozzini ed Ernesto Maria Giuffrè
Le motivazioni
I pedoni rientrano tra gli “utenti deboli” della strada in quanto meno protetti in caso di impatto con le autovetture o i motoveicoli, più lenti nel poter attuare manovre diversive per poter evitare l’impatto ed anche perché “più disattenti”, in quanto non vincolati alla guida di un mezzo che li obbliga a concentrarsi sulla strada.
Tutto questo fa si che l’indice di mortalità in caso di incidente per investimento del pedone sia pari a circa 3,1 morti per ogni incidente, valore quasi cinque volte superiore a quello degli occupanti delle autovetture, che è pari a 0,7.
Su 100 incidenti inoltre, 50, dunque la metà, si verificano in corrispondenza di attraversamenti pedonali.
Tali numeri rendono evidente come sia assolutamente necessario intervenire sugli attraversamenti pedonali agendo sulle modalità di interazione tra persone ed utenza motorizzata e sulla organizzazione ed integrazione dei sistemi elettronici di controllo con la architettura della sede stradale e degli elementi che la compongono.
Finalità, funzionamento e descrizione del sistema APS
Il sistema Attraversamento Pedonale Sicuro, APS, si pone l’obiettivo di aumentare la sicurezza dei pedoni intervenendo, oltre che sul punto specifico dell’attraversamento pedonale, anche sul tratto di strada immediatamente precedente, nel progetto suddiviso in: fase 2 di avviso, fase 1 di avvicinamento, fase 0 di attraversamento.
Lo scopo è infatti quello di catturare l’attenzione del guidatore in modo tale da prepararlo preventivamente alla fase di incrocio così da attuare per tempo le necessarie operazioni come il rallentamento del veicolo, il controllo della presenza di persone, e l’arresto in corrispondenza delle strisce pedonali.
Per far questo si è proceduto progettando un sistema interattivo composto da elementi di avviso, segnalazione e rilevamento tra loro integrati in grado di far funzionare il sistema variandone il comportamento a seconda delle situazioni che si vengono a proporre.
L’APS è infatti in grado di reagire in modo differente nel caso siano presenti sia il veicolo che il pedone, o anche le sole persone o le sole automobili.
Le azioni variano inoltre anche a seconda della posizione del veicolo ed eventuale presenza del pedone modificando gli avvisi, le segnalazioni luminose e procedendo alla accensione delle telecamere di eventuale registrazione di sicurezza, rilevamento targa e velocità del mezzo.
Sistemi elettronici specifici per le varie fasi prevedono dunque alla rilevazione del veicolo e delle persone che si apprestano ad utilizzare le strisce pedonali.
Parallelamente, a livello architettonico, si è intervenuti inserendo in corrispondenza dell’area di incrocio sistemi parapedonali in grado di proteggere il pedone e scoraggiare attraversamenti non corretti, percorsi tattili loges LVE con integrato il sistema tag RFID in grado di dialogare con i “bastoni” elettronici delle persone non vedenti, e rampe in grado di abbattere le barriere architettoniche determinate dai cigli stradali.
Al fine di aumentare ancor più la visibilità dell’incrocio è inoltre possibile prevedere una colorazione diversa del fondo stradale in corrispondenza delle strisce pedonali.
Per i sistemi di sostegno verticali si sono utilizzate strutture a sicurezza passiva in alluminio in grado di attenuare gli urti, semplificare le operazioni di montaggio e fissaggio al terreno, dato il minore peso, ed essere completamente riciclabili come preferibilmente richiesto dai CAM, Criteri Ambientali Minimi per gli acquisti verdi ormai sempre più applicati anche all’interno degli acquisti della Pubblica Amministrazione.
Per quanto riguarda la segnaletica orizzontale, al fine di rendere anche essa interattiva, dialogante con il sistema elettronico ed ancora più visibile in determinate ricercate situazioni, si sono utilizzate delle piastrelle luminose ad accensione comandata da inserire all’interno della parte bianca sia delle strisce pedonali che del rallentatore ottico.
Dettaglio degli elementi tecnologici ed architettonici
Descrizione degli apparati e degli elementi architettonici presenti nelle singole fasi:
Fase 2 – Avviso
Presenza sul marciapiede, o a lato della sede stradale, di un sostegno provvisto di segnale APL con preavviso di distanza e sensore rilevamento veicoli.
Tale sensore in alternativa può essere posto all’interno della pavimentazione della sede stradale.
Fase 1 – Avvicinamento
Presenza sul marciapiede, o a lato della sede stradale, di un sostegno provvisto di segnale APL con preavviso di distanza, munito di doppi lampeggiatori ad accensione comandata.
Presenza sulla sede stradale di Rallentatore Ottico Luminoso equipaggiato con piastrelle luminose ad accensione comandata.
Fase 3 – Attraversamento
Installazione di pali di illuminazione a doppio diffusore di luce, uno per la sede stradale ed un per il marciapiede, muniti di pannello APL bifacciale retroilluminato.
Installazione di telecamere di contesto e di rilevamento veicoli, targhe e rilevamento velocità.
Presenza sulla sede stradale di strisce pedonali equipaggiate con piastrelle luminose ad accensione comandata.
Montaggio sui marciapiedi di elementi parapedonali,
percorsi tattili loges LVE con integrato il sistema tag RFID, ed eliminazione
delle barriere architettoniche attraverso rampe e cigli stradali ribassati.
Estratti dalla tavola di progetto
– Schema di funzionamento
Strada a doppio senso di marcia
– Schema di funzionamento
FASE 2 – Avviso
FASE 1 – Avvicinamento
FASE 0 – Attraversamento
– Modalità di funzionamento – Diagramma di funzionamento